La giostra degli scambi - Camilleri

Alessandro Lo Curzio aviva da picca passato la quarantina. Avuto, eleganti, palestrato, profumato, abbronzato, sorriso che per reggirlo ci volivano l'occhiali da soli.

S'accapiva che era distinato alla brillanti carrera di tanti dirigenti d'oggi: ràpita scalata macari vinnenno la matre al migliori offerenti, arrivo in cima, vilocissima caduta 'n Borsa della società o banca o quello che era, scomparsa del dirigenti, ricomparsa doppo un anno in un posto cchiù 'mportanti.

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Quante banche ci stavano a Vigàta! E il bello era che cchiù il paisi addivintava poviro e miserabili, fabbriche chiuse, negozi falliti, disoccupazioni alle stiddre, e cchiù aumentava im nummaro delle banche. Come si spiegava 'sto mistero ?

La giostra degli scambi - Andrea Camilleri, p.105-106

Sellerio editore, Palermo